I notiziari, i siti e i telegiornali ogni giorno attestano quanto la violenza sulle donne sia un fenomeno purtroppo in continua espansione.
Ogni giorno accadono omicidi, molestie e abusi nei confronti delle donne. Secondo una ricerca del dipartimento pari opportunità e dell’Istat, uscita il 5 giugno e relativa al quinquennio 2009/2014, il 31,5 per cento delle donne italiane fra i 16 e i 70 anni ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nel corso della vita. Si tratta di circa 6 milioni e 788mila persone, una donna su tre: un dato impressionante.
A oggi, rispetto a qualche anno fa, le iniziative e le associazioni che combattono attivamente per questa causa sono sempre più numerose e aiutano le donne per quanto riguarda la consulenza legale, psicologica e medica. La lotta alla violenza sulle donne è diventato un tema centrale di molti programmi, incontri, trasmissioni, materie scolastiche e eventi e combattere la violenza sulle donne si può, ma tutti insieme, istituzioni, forze dell’ordine, politici e gente comune.
Uno degli aiuti più consistenti viene dallo Sportello Rosa e dal Telefono Rosa.
Di cosa si tratta?
Lo sportello Rosa è uno dei tanti sportelli di ascolto presenti ormai in quasi tutte le città e province italiane con lo scopo di accogliere, affiancare e sostenere le tante donne in difficoltà, donne senza diritti, pareri, desideri, pensieri ed emozioni, cercando così di aiutarle a costruire un domani diverso dopo gli abusi, le violenze e le molestie subite. Sono un sostegno anche dal punto di vista legale, medico e psicologico in grado di affiancarle nell’affermazione professionale e culturale con il fine di aiutarle a uscire dalla spirale della violenza.
Gli altri obiettivi, come quelli di molte associazioni impegnate nella lotta contro la violenza sulle donne, sono quelli di promuovere la volontà e la determinazione necessarie per combattere qualsiasi forma di violenza fisica e psichica nei confronti delle donne, aiutandole inoltre a credere nelle proprie capacità e potenzialità grazie a un percorso riabilitativo/educativo orientato al benessere psicofisico.
Molte associazioni e organizzazioni si avvalgono di un aiuto importante ossia di una linea di ascolto, principalmente telefonico.
Uno di questi è il Telefono Rosa nato nel 1988 come strumento temporaneo, per realizzare una ricerca volta a far emergere, attraverso la voce diretta delle donne, la violenza “sommersa”.
Da ormai molti anni il centralino telefonico del “Telefono Rosa” è attivo tutti i giorni, H24. Ad esso rispondono le volontarie, tutte esperte nell’ascolto e nell’accoglienza delle donne vittime di violenza.
Lo scopo principale di questi sportelli è prima di tutto l’ASCOLTO, oltre che l’aiuto e la comprensione. Le donne oggi, maltrattate e non, abusate, picchiate ma anche insultate, hanno bisogno di essere ascoltate. Non sempre è facile parlare e liberare tutto il male e il marcio che si è subito ma quando una donna decide di farlo, dopo tante sofferenze e ostacoli, deve essere ascoltata. L’obiettivo di questi Sportelli e del Telefono Rosa è proprio questo: ascoltare le donne che hanno deciso di rompere il silenzio.